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Quanto costa vendere su Amazon?

Se decidi di vendere online, devi assolutamente considerare di inserire i tuoi prodotti nella vetrina più grande del mondo: Amazon. Le commissioni sono diverse ed è importante conoscerle in anticipo per pianificare al meglio la propria strategia ed evitare spiacevoli sorprese. Diamo un’occhiata ai costi che dovrai affrontare se vuoi iniziare a vendere su Amazon. Da cosa dipendono i costi? I costi sostenuti da un venditore Amazon dipendono da vari fattori: dalla tipologia di Account che può essere individuale o professionale, alla modalità di spedizione, pubblicità, promozione e prezzo d’acquisto del prodotto che non può non dipendere da Amazon. Tipologie di Account differenti. La tipologia di piano di vendita individuale è ottimale per chi si avvicina per la prima volta alla vendita online o deve mettere in vendita meno di 40 articoli. Questo piano non ha costi fissi, ma allo stesso tempo presenta alcuni svantaggi. I principali sono: ad ogni vendita viene applicata una commissione di € 0.99, non è possibile visionare il report Amazon e non consente di promuovere i prodotti con Amazon Advertising. Tutto questo è possibile invece con il piano di vendita professionale, che ha un costo mensile di € 39,00 + IVA, nessun limite di prodotti caricabili e nessuna commissione di chiusura fissa. Le commissioni di segnalazione hanno una percentuale che varia dal 6% al 20% del prezzo del prodotto in base alla tipologia. Come funziona la logistica?  Per l’organizzazione della logistica sono due le metodologie a disposizione dell’utente: Servizi FBM – Fulfillment by Merchant Servizi FBA – Fulfillment by Amazon Scegliendo il primo, sarà la tua azienda ad occuparsi dello stoccaggio e della spedizione al cliente finale. Questo servizio genera un canone di abbonamento variabile che al momento ammonta a 50 € al mese. Oltre a questa spesa fissa, per l’utilizzo della vetrina, Amazon richiede il pagamento delle commissioni di vendita che, come indicato nel paragrafo precedente, si aggirano attorno al 15% del prezzo di vendita. È importante sapere che la commissione viene calcolata sul prezzo di vendita del prodotto iva inclusa. Invece, con il secondo, oltre al canone di 50€, dovrai sostenere i costi di stoccaggio e di logistica che varieranno in base al prodotto e al mercato di riferimento. Questi tipi di costi dipendono dal periodo dell’anno, dalla dimensione e dal peso del prodotto, dalla destinazione e se il pacco viene spedito in Italia o all’estero. Per quanto riguarda le tariffe di stoccaggio, il costo è compreso tra i 25€ e i 30€ al mese per metro cubo. Ricorda: il volume della merce viene calcolato sulla giacenza media mensile. Quali sono i PRO e CONTRO? Servizi FBM – Fulfillment by Merchant Vantaggi: Maggiori margini di profitto: eviti di sostenere tutti i costi relativi alla gestione logistica da parte di Amazon. Maggior controllo sul magazzino: mantieni il controllo sugli aspetti del business in particolar modo sull’inventario. Attività di “overdelivery”: ossia le attività che riguardano il confezionamento del pacco vero e proprio. Svantaggi: Responsabilità del customer service e dei resi: bisogna avere una buona logistica. Meno potere sulla Buy Box (riquadro della scheda prodotto dal quale l’utente può aggiungere l’articolo nel carrello oppure acquistarlo subito). Per i prodotti uguali venduti da diversi venditori Amazon adotta dei criteri di valutazione per stabilire chi otterrà la Buy Box,  tra questi vi è la funzionalità e organizzazione della propria logistica. Non hanno il badge prime, ovvero il “Venduto su Amazon”: viene recepito dal cliente in modo positivo, in quanto già fidelizzato. Servizi FBA – Fulfillment by Amazon Vantaggi: Tariffe di spedizione scontate: Amazon è un colosso della logistica a livello mondiale, per questo le tariffe di spedizione sono minori. Gestione customer service, resi e rimborsi: vengono gestiti in quanto sono considerati parte del processo di evasione degli ordini. Consegna rapida: ottengono immediatamente il badge Prime e sono idonei alla spedizione gratuita Prime. Svantaggi: Costo: è un servizio molto utile, ma costoso. Resi maggiori: molti venditori hanno notato un aumento dei resi, che può essere causato dalla restituzione aperta di Amazon. Requisiti per la preparazione del prodotto: Amazon ha un elenco di requisiti dei prodotti che entrano in magazzino che devono essere soddisfatti. Quanto costa fare pubblicità su Amazon? Tutti i costi di cui abbiamo parlato finora permettono di calcolare la propria marginalità in uno scenario senza concorrenza, in cui non è necessario sponsorizzare per ottenere maggiore visibilità e aumentare di conseguenza le vendite. La realtà però è diversa: per riuscire nell’obiettivo finale è fondamentale ricorrere agli strumenti promozionali come Amazon ADV, coupon e offerte lampo. Si tratta di una campagna “Pay per Click”, quindi è impossibile calcolare in anticipo quanto incideranno sul nostro guadagno. Tuttavia, è possibile definire un budget giornaliero e considerarlo come costo fisso da sostenere. Ricorda di fare un’attenta analisi della reddittività per capire quanto puoi investire nella promozione senza imbatterti in una perdita. Conclusione Vendere su Amazon è un’ambizione per la maggior parte delle aziende, ma per fare questo bisogna prima analizzare tutti i costi richiesti per la piattaforma e definire i propri obiettivi. Va sottolineato che ogni prodotto, immagine e descrizione, che viene inserito all’interno di questo marketplace, deve sottostare a rigide linee guida, oltre le quali non spingersi. Il consumatore, inoltre, non associa il prodotto che ha appena acquistato direttamente al venditore, ma alla piattaforma stessa. A fronte di questo percorso di vendita online impostato da Amazon, il destino è inevitabile: spendere molto più denaro di quanto in realtà serva. Conviene per una PMI vendere su Amazon? Bisogna attuare un’attenta analisi dell’attività e dei costi: fatti aiutare da un consulente e valuta insieme a lui la strada giusta per te!

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I social media: perché esserci, quali presidiare e l’importanza di sponsorizzare!

I social media hanno cambiato profondamente il mondo della comunicazione e le nostre abitudini. Hanno generato tante opportunità, prima agli utenti singoli e successivamente alle aziende. In questo articolo capiremo l’importanza di una buona comunicazione sui social media riprendendo il pensiero di Luca La Mesa, imprenditore specializzato in strategie avanzate di social media marketing ed innovazioni tecnologiche, personaggio a cui abbiamo dedicato un’intervista nel nostro DAFMag#2. Perché una PMI dovrebbe presenziare sui social? Per una PMI i social sono più che un rimedio a tutti i mali! Si tratta di un investimento in visibilità e di un vero e proprio biglietto da visita digitale. Il vero danno di un mancato presidio sui social non sta tanto nel potenziale cliente non raggiunto, ma nel cliente acquisito che cercandovi non vi trova. Il primo passo è capire con quale social comunicare, il secondo è creare un piano editoriale che vi permetta di tenere vivi i canali. I social non sono tutti uguali: ognuno ha il proprio target! Conoscere i social con cui si vuole comunicare è fondamentale per avere dei risultati concreti. Ecco le peculiarità dei social del momento: Facebook –  Permette di raggiungere un pubblico più ampio, senza una verticalità precisa. In quindici anni di vita la piattaforma ha accumulato target anagrafici e socio-demografici diversificati: dalla generazione Z ai Baby Boomer. Investire qui è ancora vantaggioso! Instagram – È il social dell’immagine, per presidiarlo è bene curare molto l’aspetto visivo. Si tratta di un social generalista e fruito da qualsiasi fascia anagrafica. LinkedIn – È fondamentale per qualunque impresa che operi nel B2B. Questa piattaforma permette di entrare in contatto con target molto specifici come CEO e proprietari di aziende. Molto meglio di qualsiasi spot televisivo! Sono vere e proprie piattaforme pubblicitarie A prescindere dal canale, sui social si possono distinguere due attività: organica e a pagamento. Per attività organica intendiamo tutti i contenuti che pubblichiamo in rete senza sponsorizzare, quindi non permettendoci di targettizzare il nostro pubblico. Al contrario, l’attività a pagamento, vi permetterà di colpire il vostro utente tipo e allo stesso tempo garantirà massima visibilità e un ottima copertura al vostro contenuto. Come afferma Luca La Mesa nell’intervista presente in DafMag#2, è importante sponsorizzare i contenuti social: « Non si possono  studiare delle strategie social senza la parte pubblicitaria.[…] Pensare di lavorare e avere risultati continuativi senza investimenti è un errore. Il vero vantaggio è che permettono di fare test a cifre molto più accessibili e con questi test si possono trarre metriche utili per capire se investire di più.» Molto meglio di qualsiasi spot televisivo! Perché affidarsi ad un professionista?  I social oggi sono delle vere e proprie vetrine per le aziende, nessuno vi vieta di gestirli da soli senza incorrere in un terzo soggetto… ma non conviene farlo! Le strade che può intraprendere un’azienda sono due: la prima è investire su una risorsa interna competente, lo svantaggio per una PMI è che i costi sono molto alti. La seconda è affidarsi ad un professionista esterno che vi permetta di costruire un’identità digitale solida su questi canali a un prezzo vantaggioso. L’aspetto fondamentale, della seconda opzione, è fidarsi del professionista a cui scegliete di affidare la vostra comunicazione. Oltre a questo, serve anche la consapevolezza: solo conoscendo il canale e comprendendo le logiche sarete molto più pronti a dare dei feedback corretti. Conclusione Come ci insegna Luca La Mesa: «Sicuramente ciò che hanno in comune tutte le realtà con un’ottima comunicazione è che studiano, si aggiornano e si affidano a seri professionisti senza cercare quello che costa il meno possibile. » E tu cosa aspetti? Contatta il tuo esperto di fiducia!

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Google ADS : Un’ottima soluzione per aumentare i tuoi clienti

In un mercato digitale saturo come quello moderno far risaltare la propria attività può risultare molto complicato, indipendentemente dalla qualità dei prodotti o servizi offerti. Se investire sulla propria immagine online è estremamente importante, promuovere i propri contenuti lo è altrettanto, se non di più. In questo articolo vi spieghiamo l’importanza di investire in campagne sponsorizzate Google Ads per la vostra attività! Che cos’è Google ADS? Google Ads è un tool pubblicitario online che consente alle aziende di promuovere i propri prodotti e servizi sul motore di ricerca proprietario di Google, sui siti web associati e nelle applicazioni per mobile. In questo modo, gli inserzionisti possono creare annunci testuali e multimediali con l’obiettivo di incrementare la potenziale clientela . La piattaforma offre inoltre diverse opzioni di targeting avanzato per raggiungere gli utenti in base ai loro interessi, ricerche, posizioni geografiche ed altri criteri di profilazione. Perché effettuare una campagna Google ADS per la tua azienda? Attualmente la realizzazione di una campagna Google Ads costituisce un’ importantissima opportunità per qualsiasi azienda, di qualunque dimensione. Una sponsorizzazione di questo tipo, rappresenta uno strumento essenziale per tutte le imprese che hanno come obiettivo quello di ottenere maggiore visibilità online, generare maggiore traffico al proprio sito web e generare potenziali clienti con caratteristiche riconducibili ad un profilo delineato. Quanto costa? Il costo di una campagna Google Ads può variare notevolmente in base a diversi fattori. Alcuni dei principali indicatori che influenzano il costo sono: la durata della campagna, la concorrenza delle parole chiave, la posizione geografica e la tipologia dell’ annuncio. E’ possibile stabilire un budget giornaliero a propria scelta e sulla base di ciò stilare un piano di sponsorizzazione dalla durata variabile con costi e tempistiche strettamente collegati agli obiettivi prefissati. Per ottenere risultati soddisfacenti si raccomanda di investire una cifra giornaliera di almeno 10€ e affidarsi a dei professionisti per massimizzare i risultati. Conclusione Questa tipologia di azione di Marketing è essenziale per qualsiasi impresa, per far risaltare il proprio business e migliorare la visibilità della propria attività online, incrementando la potenziale clientela. Per concludere, si consiglia sempre di rivolgersi ad un team di esperti per la realizzazione di campagne di questo tipo, per evitare inutili sprechi di tempo e denaro e ottenere il massimo dalla tua sponsorizzazione!

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Il biglietto da visita: un elemento fondamentale

Nell’era digitale, la prima impressione di una persona è solitamente formata dalla sua presenza virtuale, ma non bisogna tralasciare la componente fisica. Anche se i biglietti da visita sono una piccola componente della vostra identità di marca, devono essere progettati con la massima cura e attenzione ai dettagli. Lo scopo principale di un biglietto da visita è quello di fornire ai potenziali clienti le vostre informazioni di contatto e allo stesso tempo di dare loro qualcosa di memorabile su di voi. Per distinguervi dal mare di biglietti standard in bianco e nero, dovete dare il meglio di voi: forme insolite, grafica, colori creativi e caratteri unici possono contribuire a creare un’impressione indimenticabile con i vostri nuovi contatti. In questo articolo vi diremo tutto quello che c’è da sapere per creare biglietti da visita eccezionali! Pianificare prima di stampare Il primo passo per decidere come creare un biglietto da visita innovativo è pianificare il design del biglietto. Prima di iniziare a lavorare sul design, considerate il vostro pubblico di riferimento. Quali sono le loro esigenze e aspettative? Quali sono i loro interessi e le loro preferenze? Cosa volete comunicare con il vostro biglietto da visita? Prima di procedere oltre, fate il punto sull’identità del vostro marchio. Cosa fa la vostra azienda? Che cosa significa il nome della vostra azienda? Quali sono i valori fondamentali della vostra azienda? Quali sono gli obiettivi della vostra azienda? Cosa volete che sappiano di voi i vostri potenziali clienti? Tenete presente che il design del vostro biglietto da visita è molto più di una bella immagine: è il riflesso dell’identità e della professionalità del vostro marchio. È un piccolo pezzo di carta che può avere un grande impatto sui vostri potenziali clienti, quindi siate ponderati e strategici quando lo progettate. Per far sì che questi biglietti si distinguano (e vengano notati), dovrete dedicare un po’ di attenzione e impegno in più alla loro grafica. Siate unici Quando siete pronti per iniziare a progettare il vostro biglietto da visita, cercate di immaginarlo come un’opera d’arte che catturi l’essenza del vostro marchio. Volete che il vostro biglietto si distingua dalla massa, quindi rendetelo creativo, colorato e artistico. Se volete differenziarvi dagli altri, potete provare a incorporare elementi di design insoliti o originali. Ad esempio, se siete un artista, potete creare un biglietto che assomigli a un dipinto. Se lavorate nel settore immobiliare, potete progettare il vostro biglietto da visita in modo che assomigli a una casa. Se lavorate nel campo della medicina, potreste far assomigliare il vostro biglietto a una siringa o a una provetta. Le possibilità sono infinite, quindi date sfogo alla vostra creatività! Se avete bisogno di ispirazione, potete sempre guardare altri tipi di biglietti da visita di altri settori e cercare di incorporare alcuni dei loro elementi nel vostro biglietto. Se non sapete da dove cominciare, potete contattare un professionista che vi aiuti nell’impresa. Date sfogo alla creatività! Utilizzate font e colori creativi Se volete che il vostro biglietto da visita si distingua, potete prendere in considerazione l’utilizzo di caratteri non tradizionali. Ad esempio, se lavorate nel campo del marketing o della finanza, potreste usare un font come “gothic” o “fantasy”, poiché questi font sono più drammatici e attirano l’attenzione rispetto ai font standard. Se lavorate nel campo della sanità, potreste usare un carattere che assomiglia alla scrittura a mano, perché è più personale e unico. Se lavorate nel campo dell’istruzione, potreste usare un carattere come il “corsivo”, che è più personale e unico. Un altro modo per far risaltare il vostro biglietto da visita è quello di utilizzare colori vivaci o insoliti. Si possono usare colori contrastanti, colori forti o brillanti, oppure colori simbolici. Ad esempio, il verde è spesso associato al denaro e al successo, quindi è un ottimo colore per un biglietto da visita. Attenzione al match dei colori! Se farete qualcosa di troppo sgargiante o difficile da leggere, non verrà notato in maniera positiva! Conclusione In questo articolo abbiamo analizzato come creare un biglietto da visita innovativo. Prima di iniziare a progettare il biglietto da visita, è necessario pianificare il design e considerare l’identità del proprio marchio. Nel progettare il vostro biglietto da visita, potete utilizzare forme mutevoli, font e colori creativi e il margine inferiore per farlo risaltare rispetto alla massa. Con questi suggerimenti e idee, non avrete problemi a creare un design creativo per il vostro biglietto da visita, ma si consiglia sempre l’aiuto di un esperto! Pronti, partenza, creazione!

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Marketing relazionale: l’importanza di fare rete

L’IMPORTANZA DI FARE RETE Le aggregazioni aziendali esistono ormai da tempo, si tratta di operazioni mediante le quali si realizza un’unione tra più imprese, grazie al trasferimento ad una di esse del patrimonio delle altre, oppure, mediante la costituzione di una nuova entità aziendale. Fare rete tra imprese non significa solo condividere denaro, quanto più creare delle vere e proprie sinergie al fine di aumentare la mole di business di tutte le parti in gioco. Esistono varie metodologie per far sì che questo avvenga: dalle organizzazioni mondiali di scambio referenze, tra cui BNI ne è regina, alla pianificazione di eventi ad hoc con lo scopo di generare connessioni e contatti tra i partecipanti. Il marketing relazionale è ormai diventato la fonte più proficua di business dell’ultimo decennio. Se affiancato ad altre tecniche, può essere un valido generatore di contatti, collaborazioni e, perchè no, di clienti. Inoltre, collaborare tra aziende, creare eventi, interfacciarsi con altri professionisti, può non solo portare maggiore visibilità ad ogni attore, ma potrebbe creare innovazioni e nuovi sviluppi di servizi, grazie alla condivisione di idee ed esperienze. Non rischio di mettermi in competizione con altre aziende? Non per forza. Una collaborazione ben fatta parte da una trasversalità tra i soggetti che cooperano e, così facendo, si potrebbe arrivare ad un ottimo risultato. Non solo per quanto riguarda il business, ma anche per la strategia di marketing, sfruttando tutti i mezzi a disposizione delle aziende in oggetto, al fine di promuovere delle partnership contenenti diversi prodotti o servizi. È una situazione win-win per tutti:  aumenta i profitti, la visibilità di tutte le parti coinvolte, ma aumenta anche la scelta del cliente. E tu come implementi la tua strategia di marketing? Utilizzi una buona rete di imprenditori?

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Riprese e fotografie aziendali: cosa c’è da sapere

Le riprese e le fotografie aziendali professionali sono strumenti potenti per le aziende di tutte le dimensioni. Le immagini giuste possono catturare il messaggio di un’azienda in modo indimenticabile, attirando nuovi clienti e contribuendo a creare una forte identità del marchio. Dai video promozionali agli headshot aziendali, la qualità delle immagini può avere un impatto enorme quando si tratta di marketing e comunicazione. Investire in riprese e fotografie aziendali professionali può essere una risorsa inestimabile, che consente alle aziende di presentare i propri prodotti e servizi in modo efficace e accattivante. Le immagini aziendali professionali sono una parte essenziale di una strategia di marketing di successo, che consente alle aziende di fare un’impressione positiva duratura. Che cosa sono le riprese e le fotografie aziendali professionali? Le riprese e la fotografia aziendali professionali sono il processo di creazione di contenuti visivi per le aziende. Questo include tutto, dai video promozionali agli headshot aziendali, dagli scatti dei prodotti alle immagini di lifestyle. Le riprese aziendali professionali e la fotografia sono spesso utilizzate per creare contenuti visivi accattivanti e coinvolgenti da utilizzare nelle campagne di marketing, sui siti web e in altre forme di comunicazione. L’obiettivo delle riprese aziendali e della fotografia professionale è quello di creare immagini che riflettano accuratamente il messaggio e l’identità del marchio, aiutando le aziende a distinguersi dalla concorrenza e a creare un legame emotivo con i clienti e i potenziali clienti. Quando si tratta di riprese e fotografie aziendali professionali, la qualità è fondamentale. I fotografi professionisti possono creare immagini di alta qualità che avranno sicuramente un impatto. Le riprese e le fotografie aziendali professionali devono essere adattate alle esigenze specifiche di un’azienda e devono essere della massima qualità possibile. Statistiche sulle riprese e sulla fotografia aziendale professionale Studi recenti hanno rivelato il potere delle riprese e delle fotografie aziendali professionali. Secondo un’indagine del Content Marketing Institute, oltre il 75% delle aziende ritiene che i contenuti visivi siano essenziali per un marketing di successo. L’indagine ha anche rilevato che quasi il 60% delle aziende sta investendo maggiormente in contenuti visivi, come video e immagini, rispetto a un anno fa. Ovviamente, è bene affidarsi a dei professionisti. Uno studio di Social Media Examiner ha inoltre rilevato che le immagini e i video sono i contenuti più condivisi sui social media. Lo studio ha rivelato che le immagini sono i contenuti più condivisi su Facebook, con quasi il 65% degli utenti che condividono immagini. I video sono al secondo posto tra i contenuti più condivisi, con quasi il 55% degli utenti che li condivide. Questi studi dimostrano che le riprese e le fotografie aziendali professionali possono essere una risorsa preziosa per le aziende. Immagini e video di qualità possono contribuire a creare un legame emotivo con i clienti e a massimizzare l’esposizione. Investire in riprese e fotografie aziendali professionali può essere un ottimo modo per creare contenuti visivi coinvolgenti che catturino l’attenzione dei potenziali clienti. Conclusione È importante avere una strategia chiara prima di iniziare un progetto. Questa strategia dovrebbe includere una tempistica, un budget e un elenco di compiti. Una volta create le immagini, è importante considerare le piattaforme che verranno utilizzate per condividerle. YouTube, Vimeo e Instagram sono solo alcune delle migliori piattaforme per condividere immagini e video ottimali.

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Phygital: che cos’è e perché è uno strumento utile al marketing

Chi pensava che con il suo portato rivoluzionario il web avrebbe rimpiazzato la realtà in ogni campo in cui è possibile sostituire un’interazione fisica con una digitale si è dovuto ricredere. Chi al contrario pensava che il digitale non avrebbe scalfito il predominio delle connessioni tra esseri umani, sbagliava lo stesso. Tre decenni dopo l’affermazione di Internet come realtà di massa, possiamo dire che la realtà probabilmente si situa nel mezzo, perché siamo entrati nell’era del Phygital.Crasi di “Physical” e “Digital” (potremmo, con un po’ di senso dell’umorismo, italianizzarlo in “Figitale”) è un termine che si riferisce a quell’insieme di tecnologie che permettono di creare un vincolo tra realtà e cyberspazio, con sconfinate potenzialità per il marketing. Nulla di fantascientifico: molte di queste sono già sotto ai nostri occhi da anni. Un esempio alla portata di tutti Se avete meno di trent’anni o al contrario vostro figlio è tra i cinque e quindici, sicuramente conoscerete Pokémon GO. Ricordate i “mostriciattoli tascabili” che generarono una vera e propria mania a inizio anni Duemila? Nel 2016, la software house Niantic ebbe un’idea portentosa: dare consistenza reale a quel mondo fantastico usando la fotocamera dello smartphone che portiamo quasi tutti in tasca. Aprendo l’applicazione, ecco apparire le variopinte creature nei paraggi del giocatore, pronte per essere catturate con l’iconica Sfera Poké in dotazione. Niantic e The Pokémon Company non hanno in realtà inventato nulla: hanno sapientemente messo a frutto una tecnologia che esiste da fine anni Sessanta e che è stata affinata con lo sviluppo dell’elettronica di consumo: la realtà aumentata. Applicazioni per il marketing? Il solo limite è la fantasia Il Phygital è tutt’altro che lontana avanguardia: è tra noi e fa già parte delle strategie di marketing dei più grandi brand al mondo. Prendiamo un campo di cui abbiamo parlato nelle pagine precedenti: gli e-commerce. IKEA è consapevole del fatto che spesso i propri clienti devono percorrere lunghe distanze per raggiungere il primo Megastore gialloblu e che molti possibili acquirenti sono scettici all’idea di acquistare online senza poter toccare con mano un pezzo d’arredamento. Ed ecco una soluzione brillante, che crea un ponte tra reale e virtuale: un tool sull’e-commerce che permette, comodamente seduti in poltrona, di “proiettare” in realtà aumentata i modelli tridimensionali dei prodotti Ikea negli spazi vuoti di casa. Volete comprare una libreria Billy ma non sapete se fa al caso vostro la versione bianca o quella nera? Aprite l’e-commerce IKEA e provate per credere. E se il retail fisico diventa retail phygital? Le applicazioni per il retail, tanto fisico quanto digitale, sono quelle più vistose e concrete. Ed ecco un caso che “ribalta” IKEA e la sua bacchetta magica digitale: quella di un e-commerce che apre supermercati. E non di un e-commerce qualunque, ma dell’e-commerce per eccellenza, leader di settore e realtà di consumo nelle vite di milioni di esseri umani: Amazon. Nel 2019, il colosso di Seattle decide di inaugurare una serie di negozi fisici sul mercato americano. L’elemento differenziante? Sono totalmente automatizzati, privi di personale e casse ed è impossibile spendere un solo dollaro di carta: insomma, sono in tutto e per tutto una una versione fisica di Amazon. Il progetto prende il nome di Amazon GO e l’esperienza che attende il consumatore una volta messo piede nel negozio è davvero inedita: ogni volta che acquista un prodotto, scansiona un codice e la fattura finale viene addebitata sul suo conto corrente, contactless e in modo immediato. Un esperimento che durante la pandemia – un po’ come tutto ciò che è digitale – ha trovato grandissimo spazio, permettendo a milioni di americani di evitare inquietanti assembramenti in coda alle casse. Conclusione Non è necessario essere Amazon o IKEA per intraprendere il promettente cammino del Phygital: esistono strumenti low cost che permettono anche alle piccole e medie imprese di creare continuità tra offline e online. Uno di questi è sicuramente il QR Code. L’ormai iconica matrice a barre bidimensionale può essere inserita nel packaging di un prodotto e “puntare” a informazioni aggiuntive sul vostro sito, impaginata in un volantino cartaceo o nel vostro biglietto da visita e rimandare a una pagina social o a un profilo LinkedIn. Oggi è possibile generare un QR Code in modo del tutto gratuito: il consiglio che vi diamo è quello di sperimentare e pianificare, ideando la strategia più adatta al vostro business.

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Merchandising: Migliorare l’immagine del marchio con i gadget

  Quando si ha un’attività, l’ideale sarebbe rafforzare la sua identità e farla risaltare rispetto alla concorrenza. Nell’era digitale, ciò significa trovare modi unici per commercializzare i vostri prodotti o servizi. Dai video creativi alle confezioni innovative, sono molte le tecniche di marketing che potete utilizzare per promuovere il vostro marchio. Sebbene la maggior parte di questi metodi rimanga invariata, la tecnologia e i gadget offrono nuovi modi per implementarli: il cosiddetto “Phygital”. Sia che vendiate online o di persona, regalare prodotti con il logo del vostro brand è un ottimo modo per far conoscere il vostro marchio e le persone assoceranno quei prodotti alla vostra azienda quando li vedranno altrove. È un’impressione molto più memorabile della sola pubblicità. In questo articolo spiegheremo perché dovreste considerare il merchandising come parte del vostro piano di marketing e condivideremo alcuni esempi di come altri marchi lo hanno implementato con successo.   Ma che cos’è il merchandising? Il merchandising è l’atto di utilizzare prodotti con il proprio logo al fine di renderlo noto, aumentando le vendite e la brand awareness. Tradizionalmente, il termine è stato utilizzato per il merchandising all’interno del negozio, come la collocazione dei prodotti sugli scaffali. Nell’era digitale, tuttavia, il termine si è esteso anche ai modi di utilizzare i prodotti per promuovere il marchio al di fuori del negozio. Per capire lo scopo del merchandising, è utile conoscere un po’ il funzionamento del cervello. Quando i consumatori sono esposti al marketing, il loro cervello fa delle associazioni basate su esperienze precedenti: se mostrate ai vostri potenziali clienti il vostro logo, ma non date loro nulla da ricordare, probabilmente non faranno alcun collegamento. Invece, quando vedranno il vostro logo su una maglietta o una tazza di caffè, assoceranno quei prodotti al vostro marchio. In questo modo, il merchandising è un modo più memorabile di commercializzare il vostro marchio rispetto alle forme tradizionali di pubblicità. Dà ai clienti qualcosa per cui ricordarsi di voi, al di là di uno spot di 30 secondi. La storia del gadget Era il 1789 quando, su delle medagliette, apparve il volto di George Washington, candidato alla Casa Bianca. Il vero successo però ci fu con la donazione della Statua della Libertà da parte della Francia agli Stati Uniti, nel 1886. In quell’occasione, si decise di creare anche delle miniature del monumento da distribuire come souvenir alla popolazione. Il nome gadget deriva proprio dalla società che si occupò della costruzione delle varie parti della statua: la società Gaget, Gauthier & Cie.  Gagèe veniva già usato in Francia per indicare gli oggetti di piccole dimensioni. L’esplosione definitiva del gadget si ha con l’arrivo delle grandi multinazionali alla fine del Ventesimo secolo. Da quel momento in poi, i prodotti brandizzati si diffondono sempre più in ogni tipologia di evento, manifestazione o celebrazione, diventando veri e propri elementi delle strategie di marketing, dalle più piccole aziende alle multinazionali: Coca-Cola crea lattine in edizioni limitate collezionabili, Mc Donald’s introduce gli intramontabili Happy Meal, menù per bambini contenenti sorprese sempre differenti e brandizzate.    Come trovare il promozionale ideale per la tua attività Il gadget ideale dovrebbe essere un prodotto che le persone vedranno regolarmente e che crea un legame emotivo con il vostro marchio. Grazie al phygital, potrete associare promozionali fisici con rimandi al digitale (ad esempio con un QR-Code).  Successivamente, dovete trovare un fornitore in grado di progettare e produrre il prodotto utilizzando il vostro logo e il vostro marchio. Quando scegliete un fornitore, assicuratevi che abbia esperienza nella progettazione per il settore in cui operate: se siete nel settore della moda, ad esempio, avete bisogno di un fornitore che sappia come gestire materiali e modelli delicati. Con il vostro fornitore dovrete anche negoziare il costo del prodotto e le quantità minime ordinabili. Dovrete anche decidere il prezzo del prodotto. In generale, più alto è il prezzo, più alto è il margine di profitto. Tuttavia, dovrete adattare queste cifre in base ai vostri obiettivi di vendita e al mercato in cui vi trovate. Infine, è necessario creare un piano di marketing che illustri i modi migliori per distribuire i nuovi prodotti sul mercato. Conclusione Il gadget è tuttora un valido alleato nella strategia di marketing di un’azienda! L’ideale sarebbe trovare il giusto compromesso tra digitale e fisico, così da rimanere al passo con i tempi. Oltre a questo, trovare un buon fornitore è essenziale per la creazione e la buona riuscita della vostra campagna marketing!

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Come creare un buon feed di Instagram

Come strumento di marketing, Instagram sta diventando sempre più popolare. La piattaforma conta quasi 700 milioni di utenti attivi, ed è per questo che molte aziende vi si affollano per commercializzare i propri prodotti e servizi. Ma non è facile creare un feed Instagram efficace se siete i manager di un’organizzazione che utilizza questa piattaforma come mezzo di marketing per la vostra attività. Se siete agli inizi con l’account Instagram della vostra azienda, ecco alcuni consigli su come generare un buon feed e su cosa sia esattamente. Che cos’è un buon feed di Instagram? Un buon feed di Instagram è ciò che desiderate che i vostri follower vedano. Il vostro feed è la prima cosa che chiunque veda quando visita il vostro profilo Instagram ed è importante che catturi l’ attenzione e invogli l’utente nel continuare a scorrere. Il vostro feed è il motivo principale per cui le persone seguono il vostro account. Anche se altri post del feed avranno un aumento delle visualizzazioni, nulla avrà lo stesso impatto del vostro feed. È importante ricordarlo se si cerca di proporre contenuti freschi e nuovi. Un buon feed di Instagram è quello che attira il traffico sul vostro profilo e lo converte in contatti e clienti fedeli. Deve. quindi, mostrare i vostri prodotti o servizi, ma deve anche far sì che le persone vogliano seguire il vostro account e fare il passo successivo con voi. Inoltre, è necessario tenere presente che ciò che costituisce un buon feed Instagram per un’azienda può non funzionare per un’altra. Ciò che può essere rilevante per i vostri prodotti o servizi può non esserlo per quelli del vostro concorrente. Una breve guida per sapere come creare un buon feed Il contenuto visivo è l’aspetto più importante del vostro feed. I vostri follower continueranno a scorrere solo se vedranno qualcosa che catturi la loro attenzione. Non deve essere necessariamente una foto, ma anche dei video. I vostri follower continueranno a scorrere solo se siete coerenti con il vostro feed. Quando i vostri follower aprono il loro Instagram, vogliono vedere un volto familiare. Questo significa che dovrete usare gli stessi hashtag, postare agli stessi orari e usare gli stessi filtri per le vostre foto e i vostri video. Quando postate con costanza su Instagram, inizierete a notare uno schema. Vi accorgerete di avere un certo tema nel vostro feed che anche i vostri follower noteranno. Un tema aiuterà i vostri follower a sapere cosa aspettarsi quando aprono il vostro feed. Il coinvolgimento su Instagram si riferisce ai like, ai commenti e alle condivisioni dei vostri post. Queste metriche di coinvolgimento vi mostreranno il successo del vostro profilo. L’ultima cosa che dovere ricordare di inserire è l’invito all’azione. Instagram deve essere utilizzato come strumento di marketing, ma solo se si è coerenti con i propri post e si mantiene un buon feed si riesce nell’intento. Alla fine di ogni post bisognerebbe utilizzare sempre una call to action marcata, come ad esempio, la frase “seguimi per saperne di più!”. Conclusione Come si può evincere dall’articolo, la creazione di un buon feed di Instagram richiede molto impegno. È importante mostrare coerenza con il proprio feed e postare nei momenti giusti. Dovete anche assicurarvi che i vostri post siano coinvolgenti e che siano visivamente accattivanti. Se siete coerenti con il vostro feed e vi assicurate che sia pertinente ai vostri prodotti o servizi, avrete un buon feed Instagram.

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